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RONDINELLI ClassicSportsCars
GKW 862 SP - Porsche, Group C, 1988
Esemplare unico, costruito da Gabriele Gottifredi per correre nel mondiale prototipi, classe C2, diverse Le Mans Classic corse
One-off, designed and built by Gabriele Gottifredi to race the World Prototypes Championship, class C2, entered in many Le Mans Classic
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(English text below)
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La storia della GKW 862 SP - Porsche iniziò a metà degli anni '80, ad opera di Gabriele Gottifredi, meccanico e preparatore che nella sua officina di Olgiate Molgora (vicino a Monza), assieme alla moglie Paola, progettò una vettura per debuttare nel Campionato Mondiale Prototipi in classe C2.
La C2 era la classe più accessibile, ideale per i piccoli costruttori ed i team privati che utilizzando motore, cambio e sospensioni provenienti dai maggiori costruttori, si potevano concentrare nello sviluppo del telaio e della carrozzeria. La tecnologia Porsche era all’epoca la più avanzata e quella che meglio sosteneva il concetto di affidabilità, ricercato da Gottifredi: anche grazie al lungo legame che lo univa alla casa di Stoccarda (le sue 934 e 935 calcavano i circuiti europei già da qualche anno), la GKW - Gottifredi Kraß Werk – è stata pensata e costruita partendo dalle componenti meccaniche sviluppate per la vincente Gruppo C, Porsche 956/962.
Il motore di questa vettura è il classico 6 cilindri boxer di cilindrata 3200 con doppia turbina KKK derivato dall’esperienza maturata sulle precedenti e vittoriose versioni delle 911 Turbo.
Inizialmente l’auto venne pensata anche per ospitare un propulsore aspirato in luogo del più potente turbo di derivazione Carrera RSR, poiché lo stesso Gottifredi lo riteneva vincente per handicap sui consumi e per il risparmio di peso (non necessitando d'acqua, del relativo serbatoio e del radiatore); pur tuttavia, le potenze a cui si poteva arrivare con il motore aspirato non erano minimamente comparabili agli oltre 700 cavalli che è in grado di erogare il motore biturbo attualmente montato sulla 862.
Il retrotreno, con relativa traversa in titanio, trasmissione e autobloccante ZF sono esattamente gli stessi della Porsche 956; all’avantreno sono montati ammortizzatori e molle sullo schema push-rod utilizzato da Porsche, mentre l’impianto frenante Brembo ha quattro pinze in ergal e dischi da 320mm su tutte le ruote da 16”. L’elettronica era la medesima scelta da Porsche, una Bosch Motronic.
“La GKW punta tutto sull'affidabilità, niente in questa vettura è rivoluzionario, nessuna soluzione è esasperata”, riporta l’articolo di Rombo del Febbraio 1986, quando il progetto venne presentato; “La scocca della GKW 862 è in alluminio e honeycomb e pesa solamente trentotto chili, (più sedici di roll-bar), mentre la carrozzeria è un misto kevlar, nomex e carbonio”. Il peso totale della vettura senza liquidi è di soli 700kg.
Sempre nell’articolo si parlava di sicurezza e dei primi test: “Particolare cura è stata riposta per quanto riguarda le strutture di protezione attorno all’abitacolo. Anteriormente una struttura deformabile (lunga 32 cm) protegge piedi e gambe del pilota in maniera più che sufficiente…Il primo esemplare verrà probabilmente terminato nel prossimo mese di marzo dopo di che comincerà il lavoro di messa a punto che lo stesso Gottifredi condurrà assieme all'esperto Guido Daccò. I programmi della vettura non sono ancora stati definiti completamente anche perché il suo costruttore vuole prima che le risultanze delle prove diano esito positivo. Nell'attuale configurazione la GKW è una vettura IMSA. Per quanto riguarda il debutto in gara speriamo davvero di farcela per Monza anche se forse, alla luce dei numerosi ritardi di consegna di pezzi che abbiamo subìto, è più veritiero parlare di Le Mans.
Non è improbabile che a Le Mans si veda una GKW guidata da due piloti svizzeri che, come ha detto Gottifredi “si sono mostrati molto interessati al programma. Comunque solamente dopo aver effettivamente visto in pista le possibilità della vettura deciderò se darla a privati. Attualmente mi preme renderla competitiva”.
L’auto venne presentata in forma statica alla 1000km di Monza del 1986 per poi essere iscritta alla 24 ore di Le Mans dello stesso anno con un equipaggio tutto francese (Raymond Touroul, Thierry Perrier e Philippe Dermagne), ma non prese parte alla competizione poiché necessitava di ulteriori sviluppi; un nuovo debutto era previsto alla 1000km di Monza ad Aprile 1988 con l’equipaggio composto dallo stesso Gabriele Gottifredi affiancato dall’esperto Claude Haldi, ma anche questo secondo tentativo andò a vuoto. Quest'ultima uscita segnò anche la fine anzitempo del progetto 862 SP.
A cavallo del 2010, dopo oltre vent’anni dalla genesi di questo progetto, la Rennsport di Graziano Teggi è stata incaricata di mettere in pista la vettura per competere nelle gare storiche: si rese necessario ricomporre tutta la vettura, effettuare i crack test, trovare i componenti mancanti e completare quello sviluppo che per svariati motivi non venne portato a termine da colui che pensò e costruì la GKW.
Il debutto è avvenuto all’interno del campionato di Peter Auto a Digione nel 2016 per poi approdare finalmente sul circuito de La Sarthe per la Le Mans Classic (11’ assoluti), gara che la 862 ha corso anche nel 2018 (7’ assoluti) e nel 2022 (14’ assoluti su 42 partenti), inframmezzata da due apparizioni a Spa-Francorchamps e Imola (nella griglia dei Masters).
Vettura affidabile, corredata di ricambi, stampi di carrozzeria e tutta la documentazione storica. HTP FIA valido fino al 2026. L’automobile ideale per prendere parte alle competizioni per auto Gruppo C, tra cui Peter Auto e Masters.
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Presto ulteriori dettagli.
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The history of the GKW 862 SP - Porsche began in the mid-80s, by Gabriele Gottifredi, a mechanic and tuner who, in his workshop in Olgiate Molgora (near Monza), together with his wife Paola, designed a car to debut in the World Sports Prototype Championship in class C2.
The C2 was the most accessible class, ideal for small manufacturers and private teams who, using engine, gearbox and suspensions from the major manufacturers, could focus on the development of the chassis and bodywork. Porsche technology was the most advanced at the time and the one that best supported the concept of reliability sought by Gottifredi: also thanks to the long bond that tightened him to the factory in Stuttgart (his 934 and 935 were already racing on European circuits since few years ), the GKW - Gottifredi Kraft Werk – was designed and built starting from the mechanical components developed for the winning Group C, Porsche 956/962.
The engine of this car is the classic 6-cylinder boxer with 3200 capacity, with double KKK turbocharger derived from the experience gained on the previous and victorious versions of the 911 Turbo.
Initially the car was also designed to fit a naturally aspirated engine instead of the more powerful Carrera RSR-derived turbo, as Gottifredi himself considered it a winner due to its handicap on consumption and weight saving (not requiring water, the relevant tank and the radiator); however, the power that could be achieved with the naturally aspirated engine was not at all comparable to the over 700 horsepower that the twin-turbo engine - currently mounted on the 862 - is capable to get.
The rear axle, with its titanium cross structure, transmission and ZF limited slip diff are exactly the same as the Porsche 956; the front axle features shock absorbers and springs based on the push-rod layout used by Porsche, while the Brembo braking system has four ergal calipers and 320mm discs on all 16" wheels. The electronic control unit is the same chosen by Porsche, a Bosch Motronic.
“GKW focuses everything on reliability, nothing in this car is revolutionary, no solution is exaggerated”, reports Rombo's article from February 1986, when the project was presented; “The body of the GKW 862 is made of aluminum and honeycomb and weighs only thirty-eight kilos (plus sixteen of the roll cage), while the bodywork is a mix of Kevlar, nomex and carbon”. The total weight of the car without liquids is only 700kg.
The article also talked about safety and the first tests: “Particular attention was paid to the protective structures around the driver. At the front, a deformable structure (32 cm long) protects the driver's feet and legs more than enough... The first example will probably be finished next March, after which the fine-tuning work will begin which Gottifredi himself will lead together with expert Guido Daccò. The car's programs have not yet been completely defined also because its manufacturer wants the test results to give positive results first. In its current configuration the GKW is an IMSA car. As regards the race debut, we really hope to make it in Monza although perhaps, due to numerous delays in the delivery of parts that we have suffered, it is more truthful to talk about Le Mans.
It is not unlikely that at Le Mans we will see a GKW driven by two Swiss drivers who, as Gottifredi said “showed themselves very interested in the program. However, only after having actually seen the possibilities of the car on track I will decide whether to give it to private individuals. Currently I'm interested in making it competitive."
The car was presented static at the 1986 1000km of Monza and was then entered at the 24 hours of Le Mans the same year with an all-French crew (Raymond Touroul, Thierry Perrier and Philippe Dermagne), but it did not take part to the competition because needed further development; a new debut was expected at the 1000km of Monza in April 1988 with the crew composed of Gabriele Gottifredi himself supported by the expert Claude Haldi, but this second attempt also failed. This last release also marked the premature end of the 862 SP project.
More than twenty years after the genesis of this project, in 2010, Graziano Teggi from Rennsport workshop was commissioned to put the car on track to compete in historic races: it became necessary to recompose the entire car, carry out crack tests, find the missing components and complete that development which for various reasons was not completed by the person who thought of and built the GKW.
The debut took place within the Peter Auto championship in Dijon in 2016 and then finally landed on La Sarthe circuit for the Le Mans Classic (11' overall), a race that the 862 also ran in 2018 (7' overall) and in 2022 (14' overall out of 42 starters), between two appearances at Spa-Francorchamps and Imola (on the Masters grid).
Reliable car, complete with spare parts, bodywork molds and all historical documentation. FIA HTP valid until 2026. The ideal car for taking part in Group C car competitions, including Peter Auto and Masters.
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Soon further details.